Il disadattato tecnologico ai tempi del virus

Il disadattato tecnologico ai tempi del virus

Ciao! Non mi è mai piaciuto generalizzare e non lo farò nemmeno stavolta. Purtroppo però è un dato certo che la Generazione X (la mia) abbia vissuto malissimo il passaggio da un mondo analogico a quello digitale.

Sì, per quanto i primi artefici del digitale stesso siamo stati proprio noi, gli X. Non voglio dilungarmi troppo ma sono aaaaaaanni che gli X infarciscono i social media, i quotidiani e le televisioni con concetti che cercherò di riassumere:

  • Dobbiamo recuperare la manualità;
  • La tecnologia ha impoverito la comunicazione;
  • La comunicazione mediata dalla tecnologia è falsa, artificiale;
  • Era più vera la comunicazione di quando non c’erano i telefonini;
  • Tutta questa tecnologia ci rende freddi e distaccati dal prossimo.

Potrei andare avanti per ore a citare le cazzate che ho letto e sentito nel corso degli anni e mi verrebbe anche da sottolineare che l’approccio “carta e penna” faceva figo e alternativo solo nei primissimi anni 2000 ma sarò clemente.

Ora, io capisco bene che essere un disadattato tecnologico comporti la necessità di crearsi alibi sofisticati come il postare di continuo articoli che ci spiegano come i giovani non sappiano più scrivere mentre poi continua imperterrito a mandare email di lavoro o creare mega-presentazioni, da cui magari dipendono milioni di euro, scrivendo E’.

Sì, la E maiuscola con l’apostrofo! Una maestra elementare degli anni ’80 avrebbe brandeggiato un bel righello di legno per poi calarlo a picco su nocche tenere e insipienti!

E vogliamo parlare di chi abusa dell’amico che sa essere “esperto di settore”, senza nemmeno sapere di cosa realmente si occupa nella vita, solo perchè è scappato un Whatsapp sbagliato o non trova più le foto delle vacanze?

Sorvolo su tutti quei poveri caduti nelle grinfie dell’ignota e perniciosa cronologia del proprio browser o su quelli che, nostalgici di quando c’era Omnitel, continuano ad usare la tastiera T9 anche su telefoni da mille euro!

Vengo al punto. Se pensate di essere come ho appena descritto, gradirei molto se smetteste di occupare banda inutilmente e, in questi tragici momenti, vi concentraste sul mandare segnali di fumo ai vostri cari. Potreste anche scrivere delle meravigliose lunghe lettere, con la stilografica che preferite, e recarvi personalmente all’ufficio postale, così che vengano recapitate ai destinatari. Basteranno solo pochi giorni di attesa nei quali struggervi come Anna Karenina per ottenere una risposta.
Potreste spegnere Netflix e Sky per rispolverare alcuni storici VHS per una serata di svago e, laddove non foste soddisfatti, perchè non avventurarvi provvisti di falsa autodichiarazione a comprare il quotidiano cartaceo, quello che ha sempre un’altra poesia e un altro odore.

Se invece hai finalmente capito che la tecnologia non è un nemico ma qualcosa che proprio adesso ti sta salvando la vita, anche per quanto riguarda la disponibilità di informazioni utili e ti permette di restare in contatto con le persone che ami. Cerca di cambiare, te ne prego!

Vorrei davvero potervi augurare qualcosa di positivo ma egoisticamente lo farò a me stesso: che Charles Darwin sia con voi!

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