Ciao Paolo!

Certo, dovrebbe farmi piacere vedere il disastro mediatico e la copro-figura che i milanisti hanno pensato bene di realizzare domenica scorsa. Non ci riesco, nemmeno se penso a quante ne ho sentite da loro nel corso degli anni in merito alle imprese dei fans nerazzurri (scooter scraventati dal terzo anello, seggiolini in campo ed altro ancora). Qui si stava parlando dell’ultima partita a San Siro del difensore più clamoroso della storia, nonchè di un uomo che ha contribuito a fare del Milan quello che Alex Ferguson ha definito “la più forte squadra del calcio moderno”. Paolo Maldini non si meritava il trattamento che ha ricevuto e credo che questo debba farci riflettere sul cosiddetto mondo delle curve. In Italia siamo alla barbarie più completa, praticamente alla mercè di bande di imbecilli che non hanno assolutamente idea di cosa sia il calcio. Ma è possibile che ci si lamenti dell’immagine che diamo a livello internazionale, quando siamo costretti a blindare gli stadi e vediamo bellamente le 2 curve del Meazza senza nemmeno i posti assegnati? Tutti in piedi? Ma ragazzi qui stiamo scherzando! Altro che organizzare gli europei o lamentarsi dell’inadeguatezza degli impianti. Questa gente non deve nemmeno disporre del “pacchetto calcio di SKY”, devono andare tutti all’oratorio se vogliono vedere un pallone che rotola, non allo stadio. Mi sale un tumulto gastro-intestinale solo all’idea dello striscione che hanno avuto il coraggio di esporre. Ma chi è il “barone”??? Ma fatemi vedere che faccia ha, così’ almeno organizzo una caccia la tesoro per trovare le sue sinapsi attive! Sorvolo sul comportamento delle società che foraggiano questi rifiuti umani, senza parlare del fatto che ogni volta che qualcuno si azzarda a dissociarsene si ritrova oltraggiato come è successo al favoloso Maldini.
Io sono interista, lo sono molto, ma prima di questo sono uno sportivo e amo da sempre il giuoco del calcio. Paolo, non te lo meritavi, sei stato l’avversario più onorevole che un tifoso potesse mai avere. Quello che voglio ricordare come il miglior momento del campionato nerazzurro è il tributo che la nord ha dedicato al capitano del Milan, Chi la pensa diversamente e crede davvero di rappresentarsi isolo n Baresi, si merita una bella trasferta a Budapest per rigiocarsi la Mitropa (nel palmares di Maldini non c’è NdR). Ciao Paolo!

  

Maldini alla Sud: “Orgoglioso
di non essere uno di loro”

La curva rossonera contro il capitano all’addio: “Hai mancato di rispetto a chi ti ha arricchito”. Il 40enne difensore all’addio risponde lapidario

Lo striscione contro Maldini in curva sud. Ap
Lo striscione contro Maldini in curva sud. Ap

MILANO, 24 maggio 2009 – Una festa rovinata. Non solo dal risultato, ma anche dallo striscione polemico esposto dalla curva sud che ha rivangato una vecchia storia. E Paolo Maldini, il capitano dalle 901 battaglie che ha dato l’addio a San Siro, il suo stadio per 24 anni, non ha gradito.

LA CONTESTAZIONE â€” “Grazie capitano: sul campo un campione infinito ma hai mancato di rispetto a chi ti ha arricchito” si leggeva in curva sud. E durante il giro d’onore finale, ne è comparso un altro: “Per i tuoi 25 anni di gloriosa carriera sentiti ringraziamenti da chi hai definito mercenari e pezzenti”. La scritta era accompagnata da una maglia di Franco Baresi (da cui nel ’97 Maldini ereditò la fascia) e dal coro “C’è solo un capitano”. E Paolo non ha gradito: “Sono orgoglioso di non essere uno di loro”. Il capitano sognava un altro addio.

DIETRO LA PROTESTA â€” E’ probabile che dietro alla protesta ci sia ancora il ricordo della trattativa tra il difensore e la società nel giugno scorso, che fu segnata da frizioni sull’ingaggio (definito poi in un milione e mezzo di euro): di qui l’accusa di “mancanza di rispetto”. Ma forse qualcuno non ha nemmeno dimenticato un’intervista di qualche mese prima apparsa sulla Gazzetta dello Sport, in cui Maldini dava giudizi piuttosto severi sul comportamento della curva. Ecco il passaggio chiave. “Sono molto arrabbiato, come i miei compagni. Dopo tutto quello che abbiamo dato, fatto e vinto, meritiamo un trattamento diverso. Quest’atteggiamento è iniziato nel derby di ritorno dell’anno scorso. Con un aiuto da parte della nostra curva, non avremmo perso quella partita. I motivi? Ci sono motivazioni economiche, giochi di potere. Ma se sono queste le ragioni per andare allo stadio, non so più che cosa pensare. Comunque non è solo la curva a non sostenerci: anche i tifosi degli altri settori se ne stanno zitti. Io credo che quando si canta ‘Abbiamo il Milan nel cuore’, poi bisogna dimostrarlo. Ormai noi giochiamo in trasferta o in campo neutro: mai davvero in casa. Non mi sembra logico, e la squadra non ci sta più. I fischi a Dida e Gilardino? Non li comprendo. I fischi ci sono sempre stati, ma qui si sta andando oltre. A San Siro si sentono applausi ironici per Dida quando blocca una palla facile. Ma quello è il portiere della finale di Manchester, è un campione d’Europa come Gilardino. San Siro è sempre stato magico: adesso stiamo perdendo questa magia”.

http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Milan/24-05-2009/sud-contesta-maldini-risponde-50444419234.shtml

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