Animali cinesi

No, proprio non ci siamo! Secondo voi io dovrei far finta di nulla e badare solo agli interessi nazionali in ambito economico-diplomatico? Questa è una barbarie sistematica, alla stessa stregua di quello che succede in Iran.
Già al solo pensiero della pena capitale, mi iniziano a vorticare le gonadi, se poi penso che il giustiziato era anche mentalmente disturbato ed ha scoperto solo all’ultimo minuto che sarebbe stato assassinato…sento un rivolo di bile scendermi dal lato delle labbra…

Akmal Shaikh era stato fermato con una valigia con 4 chili di droga
E’ la prima condanna a morte di un europeo eseguita dal 1951

Cittadino britannico giustiziato in Cina
Brown: “Scandalizzato, appelli ignorati”

Londra convoca l’ambasciatore della Repubblica popolare

Cittadino britannico giustiziato in Cina Brown: "Scandalizzato, appelli ignorati"

Akmal Shaikh

PECHINO – Sfiorato lo scontro diplomatico tra Gran Bretagna e Cina per l’esecuzione di un cittadino britannico condannato per traffico di stupefacenti. L’uomo, Akmal Shaikh, è stato ucciso questa notte dopo che fino all’ultimo gli era stata tenuta nascosta la sentenza. Il premier britannico Gordon Brown ha detto di essere “scandalizzato” dal fatto che tutte le richieste di clemenza del suo governo, basate sull’infermità mentale di Shaikh, sono state “ignorate” da Pechino. E il ministero degli Esteri britannico ha convocato l’ambasciatore cinese.

Shaikh è il primo cittadino di un paese europeo ad essere messo a morte in Cina dal 1951, quando fu fucilato l’italiano Antonio Riva, condannato per un inesistente “complotto” per uccidere l’allora leader cinese Mao Zedong. In un comunicato emesso quasi contemporaneamente all’esecuzione di Shaikh, la Corte Suprema cinese ha confermato la condanna, sostenendo che i diritti dell’imputato sono stati “pienamente rispettati” durante il processo. Il comunicato, diffuso dall’agenzia Nuova Cina, non chiarisce la ragione del nuovo pronunciamento della Corte, che già un mese fa aveva confermato la sentenza di morte.

Akmal Shaikh, che aveva 53 anni, era stato arrestato nel 2007, dopo essere stato trovato in possesso di una valigia con quattro chili di eroina all’aeroporto di Urumqi, nel nordovest della Cina. I familiari affermano che l’uomo era affetto da tempo da una malattia mentale chiamata disordine bipolare. Questo ne avrebbe fatto una facile preda per un gruppo di trafficanti che gli avrebbe consegnato la valigia senza che Shaikh ne conoscesse il contenuto.


Nei mesi scorsi, il governo di Londra ha rivolto 27 richieste di clemenza alla Cina perché non condannasse a morte Sheikh, l’ultima delle quali appena ieri, quando un funzionario del Foreign Office, Ivan Lewis, aveva incontrato l’ambasciatore cinese a Londra, Fu Ying, al quale aveva fatto presente come fosse “inopportuno nel mondo moderno” mandare a morte un uomo con problemi mentali. Dura la reazione del ministro degli Esteri britannico David Miliband, che ha ricordato come la Gran Bretagna sia “totalmente contraria al ricorso alla pena di morte in ogni circostanza”.

La Cina è il Paese che commina ed esegue il maggior numero di condanne a morte del mondo. La pena capitale è prevista per 68 reati. La cifre delle condanne e delle esecuzioni sono considerate segreti di Stato da Pechino. I gruppi umanitari affermano che sono “migliaia” ogni anno.

http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/esteri/cina-esecuzione-gb/cina-esecuzione-gb/cina-esecuzione-gb.html

One Comment:

  • Giuseppe Contardi
    at 15 years ago

    Caro Christian, condivido pienamente il tuo scritto ed anch’io mi sento rivoltare lo stomaco da tanta nefandezza.
    Debbo dire purtroppo che le Nazioni Europee, nonostante quello che accade in Cina, hanno bisogno dei mercati di import/export con la stessa e quindi tutti i buoni propositi, le buone parole sui diritti umani, la contrarietà sulla pena di morte, sono motivi che passano tutti in secondo piano.
    Questa è una delle lacune della sudditanza dei mercati, ed aggiungo, è la pochezza delle democrazie deboli.
    Un abbraccio e ciao.

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