Genocida mon amour

Ma perchè non ci ho pensato prima? In fondo è semplice: diventi un genocida e allora sì che le donne cadono ai tuoi piedi! ci risentiamo tra un paio di giorni, sento l’irrefrenabile impulso di invadere la Polonia…

Quante lettere d’amore ha ricevuto Gheddafi?

Quante lettere d’amore  ha ricevuto Gheddafi?

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Mercoledì, 2 marzo 2011 17:18

Care lettrici, cari lettori,
“Hitler ha ricevuto più lettere d’amore di Mick Jagger e dei Beatles messi insieme”, diceDiane Ducret, una storica francese giovane 
e seducente come un’attrice, che furoreggia in patria per via di un libro, Femmes de dictateur, le donne del dittatore, dove ha cercato di restituire una voce ai “personaggi femminili secondari della storia”. Secondari rispetto agli avvenimenti, ma non certo alle vite degli uomini che hanno amato, servito, coperto, consolato: Lenin, Mussolini, Stalin, Salazar,Mao, Ceausescu. Per esempio, Inessa Armand, la bella militante comunista che diventa amante di Lenin, in un ménage a tre con la moglie

Nadia, prima del ritorno in Russia. Oppure Magda Goebbels che sposa il marito solo perché il maschio di cui è perdutamente innamorata, Hitler, glielo chiede. Sono mogli, ammiratrici, intellettuali, scie veloci o durature nell’itinerario del capo, ma sempre, spiega Ducret, hanno in comune di essere alla fine sacrificate. Senza per questo essere vittime. Anzi, c’è in quasi tutte una scelta aderente a ciò che le donne hanno pensato (pensano?) di dover essere: una riserva d’energia sempre pronta all’uso, un’eterna fonte zampillante d’illusione per lui.

Perché essere potenti in privato, e nel più sincero dei confronti tra persone, quello tra un uomo e una donna, è la condizione per il comando. “La sessualità è una delle risorse necessarie del potere assoluto: perciò i dittatori hanno bisogno di arruolare le donne”. Ora che assistiamo alla caduta di Muammar Gheddafi, viene da chiedersi che cosa si è consumato sotto la sua tenda beduina al di là di ciò che sappiamo: le giovani amazzoni, la procace infermiera ucraina sempre al seguito, e poi? Com’è l’eterna moglie Ayesh? Foto non ce ne sono, se non da giovane madre. In compenso, qualcosa di insaziabilmente femmineo ha fatto irruzione in lui. Quasi che i capelli tinti, i copricapo faraonici, la faccia liftata, fossero in attesa di un complimento, uno di più, ancora una volta. E poco importa per la baracconata.

Raffaela Carretta [email protected]

http://www.gioia.it/Quante-lettere-d-amore-ha-ricevuto-Gheddafi

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