Ciao a tutti, come alcuni di voi sapranno la scorsa domenica ho partecipato alla 17° edizione de “La Sgambedaâ€, maratona internazonale di sci di fondo valevole come prima prova della FIS Marathon Cup, svoltasi nella splendida località di Livigno.
Un evento che mi sta particolarmente a cuore svolgendosi sulle montagne ove abitualmente l’estate effettuo le mie scorribande in bicicletta.
Quest’anno poi l’attesa era divenuta ancor più forte essendo la neve arrivata solo una settimana prima dell’evento e quindi con una sola uscita sulla neve alle spalle, ma finalmente la notte fra l’8 ed il 9 dicembre scorsi arriva la tanto sospirata neve e così il giorno 10 posso andare a Campra a provare la nuova attrezzatura. “Tutto okâ€, mi dico al termina della giornata, “ora faccio una settimana di scarico e sono pronto per domenicaâ€.
I giorni passano e la voglia di sfogare la rabbia sugli sci aumenta sempre più.
Finalmente arriva il sabato giorno della partenza. In perfetto orario arrivo a Livigno per tutti i preparativi che precedono la vigilia. La giornata è splendida non particolarmente fredda. Dall’albergo si vedono numerosi i fondisti impegnati nell’ultimo allenamento prima della gara.
In pista ci sono anche i vari nazionali con al seguito gli ski man a cercare quale sia lo sci migliore con la paraffina giusta. Nel mio piccolo anche io cercherò di imitare le loro gesta.
Ma ecco che una inattesa nevicata serale rischia di mandare all’aria tutti i nostri programmi, ma fortunatamente alla fine saranno solo un paio di cm.
Finalmente arriva domenica, c’è tutto il tempo per prepararsi con calma, fare un’abbondante colazione, ed uscire in tempo per prendere un posto in prima fila in griglia. E così sarà , riuscirò a prendere uno degli ultimi posti rimasti.
Condivido questi ultimi attimi di attesa coi miei due compagni di avventura Luigi e Gigi ed i nostri famigliari. Ma ecco che arriva l’ora di prendere posto in griglia ad attendere solo lo scoppio del cannone. Gli ultimi secondi di silenzio sembrano non finire mai. Poi ecco il botto del cannone, e via tutti a sfogare tutta l’adrenalina accumulata in corpo su quei 42 Km. Il ritmo di gara è subito molto elevato, il cuore mi va subito a mille. Mi accorgo subito che le condizioni della neve non sono come le avevo trovate il giorno prima. La gara sarà più difficile del previsto.
Amministro la situazione in questo primo giro di boa della piana prima di lanciarci nel primo giro di gara dei due previsti. Solo allora finalmente riuscirò ad iniziare i sorpassi. Ho rotto il fiatone iniziale, ho preso il mio ritmo.
La neve e farinosa e non molto scorrevole, solo dopo il dodicesimo Km, ossia quando inizia la via del ritorno verso il centro fondo, le condizioni muteranno e la neve diverrà più scorrevole, grazie anche ad una leggera pendenza a favore. Inizia la seria di salite e discese, la fatica in salita si sente ma non mollo, le discese nei binari sono velocissime, siamo tutti lanciati. Ogni tanto fa piacere sentire la gente che ti incoraggia e ti da forza.
Le salite sono finite, mi appresto a rientrare in Livigno dove passeremo sotto il traguardo ed inizieremo il secondo giro. L’emozione è grande di passare a meta gara in zona arrivo e sentire la voce dello speaker, la gente che ti incoraggia e magari sentire anche che qualcuno dice il tuo nome.
Sento che adesso sono più incisivo, sono entrato nel vivo della gara, ma comincia anche a sentirsi la fatica. Ormai sono dentro in un gruppetto in cui rimarrò sino alla fine. Le salite in questo secondo saranno micidiali, in particolare l’ultima, ma io non mollo fino in fondo. Sono ormai nei pressi dell’arrivo, al quarantesimo Km, gli ultimi due Km verso il lago e ritorno per passare sotto il traguardo spingendo fino all’ultimo. Passo il mio traguardo, ho un gran fiatone ma sono felice, e lo sarò ancor di più quando vedrò il mio tempo.
E’ fatta anche questa Sgambeda. Adesso mi attende la SKi Marathon dell’Engadina a Marzo.
Spero in questo poche righe di avervi trasmesso quello che ho provato la scorsa domenica, anche se devo dire la verità l’italiano non è il mio forte.
Buone feste a tutti
Alessio