Ladri dell’internet

Ladri dell’internet

Avete mai fatto caso a cosa fanno i giornali? Le principali testate nazionali hanno da tempo un apposito team che si occupa di trovare contenuti divertenti, virali, provocatori e spettacolari…proprio nell’internet e soprattutto nei social media. Dopodichè questi video e queste foto vengono pubblicate nelle homepage dei quotidiani. Fin qui tutto bene! Anzi, parrebbe quasi che i media tradizionali abbiano capito che la loro non-estinzione transiti proprio attraverso una maggiore sensibilità nei confronti del celebre UCG (user content generated).

Purtroppo non smetto di stupirmi per quanto poco corretto sia il comportamento delle testate. Mi spiego meglio: se qualcuno decidesse di appropriarsi di un articolo o di una foto presente sul sito di un giornale incorrerebbe (giustamente!) nella violazione dei diritti d’autore. Ora, io mi domando e chiedo per quale motivo invece le testate si sentano in diritto di citare le fonti (privati che condividono pubblicamente contenuti) senza uno straccio di link diretto. Avete notato quante volte il proprietario del video o della foto viene citato semplicemente con un nome utente senza collegamento diretto al profilo social? Esattamente come in questo caso! (Instagram @nandi_bushell)

Per come la vedo sarebbe molto più corretto un sano approccio di baratto digitale. Se i giornali ricavano traffico e soldi dai post della gente comune dovrebbero quantomeno ricambiare il favore con un semplice link, regalando un minimo di visibilità all’utente che lo ha generato. Scrivendo ad esempio: https://www.instagram.com/nandi_bushell/

Esagero? Credo proprio di no!

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