No, io non ci casco!

Ciao scimmietta. Ti sei arrampicata fino al secondo piano pur di dare continuità alla tua spregevole esistenza. Non ti biasimo, ti sei ampiamente qualificata come anello mancante tra il pitecantropo e il sapiens sapiens nel momento in cui abbiamo constatato che non hai minimamente badato ai libri di valore che ti si sono parati innanzi. Certo, sarebbe stato un compito improbo saltellare tra alberi e ringhiere con un fardello il cui peso era materialmente superiore a quello della mera cultura. Mi hai fatto sorridere. Giuro, dopo un’iniziale agitazione ho avuto modo di compiacermi di quello che avevi prodotto. Dapprima sono giunte le amicizie. Tutti sono accorsi per sincerarsi dell’accaduto e struggersi davanti ai segni del tuo passaggio. Poi le forze dell’ordine. Rassicuranti e presenti ancorchè per certi versi impotenti e fataliste. In ultimo la mia famiglia. Scossa e incazzata sebbene lontana dallo sconforto. In una parola: reattiva.

Un paio d’ore di riordino. Ripristino della normalità costellato da pause analitiche riguardo agli oggetti che per te avevano rappresentato una cocente delusione ma il cui valore resta inestimabile. Fotografie del secolo che fu, vestiti, lettere e documenti. Perfino denti da latte custoditi in un contenitore di rullini fotografici. “Uh, guarda il nonno da giovane che figo che era!”, “Cazzo, ma questa è l’Ascott che mettevo al sabato sera durante il liceo!”. No, non sto dicendo che tu mi abbia fatto un favore, ovviamente no. Ti sei portata via tutto il poco oro che hai trovato in casa. Più precisamente tutti quelli che ho sempre considerato i gioielli della mia mamma sebbene il loro valore economico ti permetterà di tirare a campare per un paio di settimane scarse. Hai peraltro avuto l’ardire di impossessarti della medaglia celebrativa dei cinquant’anni di lavoro del mio papà. Ma no, non ti sto dando soddisfazione alcuna in merito all’arrecato danno che ti ha visto protagonista. Sei un primate, ti muovi preda degl’istinti. Cosa vuoi saperne tu di concetti quali: fatica, sacrificio, sofferenza e soddisfazione? Ti sei limitata ad asportare degli oggetti, i soli che per te rappresentavano un miserevole guadagno. Noi siamo esseri senzienti, dotati di sensibilità e capacità cognitive e, soprattutto…guerrieri. I valori e i sentimenti in cui ti sei intrufolata sono rimasti saldi e integri.

Vedi, io odio l’oro e ancora di più le pietre preziose e tutto ciò che rappresentano, inclusa la loro sudicia provenienza fatta di sofferenze altrui. Non ho mai sopportato la superficialità di chi se ne frega e ragiona come una gazza ladra beandosi di luccichii vari. Certo, mi fa ribrezzo sapere che qualcuno ha insozzato l’intimità della mia famiglia e dei suoi ricordi, facendolo per di più frettolosamente. Detto questo, sarebbe facilissimo farmi prendere dalla rabbia e dal rancore, magari xenofobo e qualunquista. Oh no, non temere! Io non ci casco. Non me la prenderò mai con un primate che vive la propria vita arrampicandosi sui cornicioni perchè non è in grado di sopravvivere se non alle spalle degli altri in modo palese e dichiarato. No, per me il nemico continua ad essere il semplicista che sta nella stanza dei bottoni e guadagna legalmente ma non lecitamente depredando chi si ammazza per mantenerlo. Gente che evade il fisco, gente che con due click sposta capitali immani, gente che delocalizza produzioni all’estero, gente che vive senza produrre nulla di tangibile, gente che è inserita e benemerita, gente che guadagna cifre irragionevoli e poi magari si impegna nel sociale per mondarsi la propria lurida coscienza, gente che semplicisticamente si approfitta del sistema e poi si dice “Beh, ma cosa c’entro io?”.

No, stasera non mi hai rubato niente. Ti sei limitata a portare via alcuni oggetti. I veri ricordi sono dentro di me. Il vero gioiello lo puoi vedere nella foto qui sotto. Le persone a cui tengo sono ancora davanti a me. I nemici, quelli veri, sono ancora intorno a me. Stanotte dormirò con le finestre aperte. Peccato che alla peggio verrai a farmi visita solo tu, scimmietta. Il male del mondo continuerà a restare al calduccio fino a domattina e poi si metterà dietro ad una scrivania in giacca e cravatta, alla quale i semplicisti…faranno sempre lo stesso nodo ogni giorno! Sfigati del cazzo…

il gioiello dei Contardi

One Comment:

  • vvvyuyfgj
    at 10 years ago

    Non tutti i mali vengono per nuocere!depauperare l’anima è più difficile,del rubare oggetti.La tua mai in vendita….bentornato Avatarnemo,bentornato

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