Nemmeno in questi nefasti momenti l’italico popolo riesce a capire che la tecnologia non è un nemico ma il suo più prezioso alleato!
Bisognerebbe sorridere davanti alla quantità di scempiaggini che circolano sui social o via Whatsapp proprio adesso? No, ora basta! Il potere mediatico dei disadattati tecnologici condiziona da troppi anni la conversione al digitale dell’intero paese Italia e, proprio ora che la tecnologia è l’unica via d’uscita dalla crisi pandemica in corso e da quella economica che seguirà presto, è giunto il momento della tolleranza zero!
I conservatori del “carta e penna” e del danaro contante stanno indebitamente saturando la rete. Ma come? Proprio ora che possono leggere tutti quei libri cartacei che avevano comprato in attesa della pensione? Adesso che possono sfruttare il giardino o il terrazzo di casa per un po’ di sana e bucolica ortocoltura? Vogliamo parlare del riscoprire la comunicazione, non quella fasulla e meccanicamente fredda dell’internet con i suoi ritmi forsennati, ma “quella vera” ed analogica fatta di dialogo col vicino di casa direttamente dalla finestra? Ma sì, quella che certamente tutti hanno sempre amato anche quando non potevano mettere in “mute” il proprio interlocutore perchè le tecniche del “de visu” passano attraverso una prossemica che spesso non viene nemmemo colta. No, niente da fare! Nemmeno ora ci si palesa alcun barlume di coerenza!
Faccio qualche esempio concreto del delirio che sta producendo una generazione (cazzo, la mia!) che continua a non rassegnarsi all’aver contribuito drammaticamente alla nazionale arretratezza digitale per non dire di peggio.
5G – Da un lato le peggio teorie complottiste su presunti collegamenti tra la nuova tecnologia di comunicazione mobile (e non solo) e la comparsa del COVID-19. Dall’altro un continuo pubblicare ricerche (sempre di padre ignoto ma davvero di madre certa) relativamente a cospirazioni non ben declinate di chi vuole prendere il controllo delle comunicazioni e, non contento, vuole anche minare la salute pubblica con emissioni che provocheranno danni peggiori del virus. Per questo non ho nemmen più voglia di citare il passato remoto, come peraltro faccio a lezione, mi sento solo esausto nei confronti di chi continua a perpetrare la propria volontà di non evolvere. Se però la pensate così, allora vi esorto alla totale coerenza: spegnete il traffico dati del telefono, scollegate Netflix e Sky e recatevi all’ufficio postale per inoltrare la vostra candida missiva ai vostri cari, così che la possano apprezzare in tutta la sua interezza la prossima settimana. Non temete, servirà solo un pochino di pazienza per la risposta (da disinfettare) dopo pochi giorni. Così facendo sareste certamente più coerenti con voi stessi e non intasereste l’internet per chi invece non la pensa come voi! Non entro nemmeno nel merito di come cambierà la sanità pubblica grazie ad una tecnologia più evoluta!
La privacy – oh, raga…è arrivato il grande fratello orwelliano! Lo Stato vuole i vostri dati. Vuole sapere dove eravate, quando ci eravate e anche perchè ci eravate! Una vera minaccia alla democrazia ed allo stato di diritto! Poco ci manca che, sempre questo iniquo Stato, si permetta di incrociare dati già presenti da almeno vent’anni per ottenere informazioni di carattere personale e fiscale su tutti noi! Ma mi state prendendo per il culo? Ma siete realmente dei pitecantropi del terzo millennio? Ogni volta che usate la vostra carta fedeltà del supermercato (termine generico, giusto per non citare brand che provano subito approcci politici) pensate davvero di non star facendo un gran favore a chi deve poi fare un ordine al piccolo produttore di carciofi italiani strangolandolo sulle quantità richieste? Guardate, è molto semplice: voi usate la vostra carta fedeltà sapendo che riceverete un premio, passate informazioni PERSONALI rispetto ai vostri consumi e le grandi aziende della distribuzione fanno un calcolo su quanto pagare il piccolo agricolotore italiano cercando di ottenere il prezzo migliore. Oh, non è che le catene siano tutte tedesche, francesi o di altro padre ignoto. Facciamo la stessa domanda relativamente alla madre notissima! Poi non scordiamoci mai che continuate a partecipare a giochini divertentissimi su Facebook o Instagram in cui potete scoprire che bambola siete, che supereroe siete o addirittura che dio greco siete! Mica pizza&fichi! Sì, perchè voi peccaminosi babbidiminchia, vi preoccupate che lo Stato abbia informazioni personali su di voi ma non il signor Zuckerberg e tutte quelle micro-aziende che vi coglionano con questi insulsi giuochini! Rammentate poi che risposta date quando leggete stronzi come il sottoscritto che vi esortano a non rendere pubbliche foto della vostra faccia o peggio ancora dei vostri bambini! Alle mega aziende sì, allo stato no! E allora fatevi assistere dalle aziende quando avete bisogno di 600€ da partita iva o dovete essere ricoverati per un problema di salute!
Il contante – francamente non c’è ancora nulla di certo rispetto a questo argomento in relazione al virus ma permettetemi una considerazione. Fosse stato per me più di diec’anni fa l’invenzione dei Fenici sarebbe oggi morta e sepolta. Quando avevamo la Lira la quantità di monete era certamente bassissima, così come il loro valore. Il conio lo consideravamo come un’emissione di danaro da parte della banca centrale e non certo il coin angolsassone che ha sempre avuto bisogno d’esser metallico. Abbiamo avuto anche banconote da cinquecentolire, molto meno di una moneta da cinquanta centesimi d’Euro! Il tutto cartaceo, eravamo sulla retta via. Epperò le banconote si sporcano. Negli ultimi anni abbiamo tutti letto delle famigerate tracce di cocaina su queste stesse banconote, cosa ci impedisce di pensare che ora il virus non si annidi anche su di esse? Razionalmente nulla! Certo che è così! Ma nemmeno con questa premessa, nemmeno sapendo di dover disinfettare la nostra carta di credito dopo ogni utilizzo rinneghiamo la valuta fisica a vantaggio di quella virtuale! Tutti trincerati dietro alle commissioni, al non poter essere padroni del proprio patrimonio fisico! Fisico! Perchè quando da fisico togli una banale I questo diventa subito fisco! Oh, e il fisco è il male! No, non crediate a chi vi ricorda che senza tasse non esiste alcun servizio pubblico. Costoro mentono solo per costringevi a pagare, tanto anche se non lo fate un letto in rianimazione in Italia (SOLO in Italia) lo trovate comunque.
Prima l’Italia – è certamente giusto rivendicare la nostra nazionalità, i nostri costumi, le nostre tradizioni e la capacità incredibile del nostro paese. Dove vedo farlo? Su piattaforme tecnologiche americane, svedesi, giapponesi e russe. Certo, ci sarebbe da lamentarsi dell’assenza di qualcosa di italico in questo scenario. Qualcosa che l’Ing. Olivetti sarebbe stato in grado di creare. Sì, ma senza domanda? No, perchè cari amici, buoni amici, quando il nostrano digitale ha bussato alla vostra porta avete risposto parlando di eventuali disavanzi di budget, avete detto che il vostro business non era certo gestibile attraverso il digitale, avete proposto che in futuro ci si poteva pensare ma che al momento non era certo una priorità. Adesso che state affogando cercando di recuperare in modi decisamente inopportuni, creando gruppi Whatsapp dove mandate listini prezzi fatti in PDF, ora che usate le vostre pagine Facebook per cercare di sbarcare il lunario facendo la figura dei cioccolatai di turno. Ecco, ora e senza velleità rivendicativa alcuna, vi esorto a cambiare. A capire che il mondo è appena cambiato e, anche se ve lo avevo detto prima e non mi avete ascoltato, non mi vendicherò. Farò anzi in modo che troviate il vostro giusto posto nel mondo di oggi.
INPS & affini – cari i miei disadattati tecnologici, credo vi occorra una spiegazione. Facciamo l’esempio del piccolo negozio di paese. Avete i vostri 50 metri quadri per gestire l’attività e siccome siete bravi dopo un paio di mesi il vostro negozietto richiama molta più gente del previsto. Vi serve quindi ampliare lo spazio fisico e anche avere più personale per gestire la clientela e gli ordini. Fin qui tutto lineare mi pare di poter dire. Ecco, allora cosa vi sfugge relativamente al mondo digitale? Non è tutta magia! Se nel mio sito entrano in media 100mila persone al giorno e tutto d’un tratto ne arrivano quasi 5 milioni, com’è che faccio a gestire la cosa? Aggiungo macchine? Sì, perchè dietro ad ogni portale ci sono pezzi di ferro che permettono l’erogazione dei servizi! Per farlo devo pagare! Aggiungo un nuovo software? Sì, si può fare ma per crearlo si segue la regola della donna incinta! Se pensate che 9 donne partoriscano un bambino in un mese allora procedete con le vostre insulse esternazioni! Stesso discorso per la spesa online! Prima la facevo solo io, adesso sono arrivati gli ultimi sapiens che si hanno anche il coraggio di lamentarsi per il servizio. Fate così: in punta di piedi, entrate anche voi nel nuovo mondo e smettete di parlare a vanvera!
Fake news – altro giro, altro regalo! Cari i miei secondo millennio. Sì, voi abituati all’agorà di paese ed ai pettegolezzi che prima si facevano circolare e poi si attendeva la smentita del diretto interessato! Sì, voi che anche dopo la smentita ufficiale con tanto di prove provate avete sempre detto “eh, ma chissà com’è andata veramente”! Ecco, voi in questo momento storico siete un ostacolo all’evoluzione della specie. Lo eravate anche prima ma ora siete più nefasti del virus. Ma come vi permettete di condividere contenuti provenienti da siti che dovrebbero essere rasi al suolo per iniquità morale? Cose tipo “ilsecolodinonsisachi”, “atlanticonaufragio”, “lagazzettadellosprovveduto” o peggio ancora canali Youtube (seeeempre di padre incerto ma di madre chiarissima) o pagine Facebook che non vengono chiuse nemmeno dopo migliaia di segnalazioni. Come leggete spesso e cito sarcasticamente: “sveglia gente!” sono anni che mi occupo di analisi dati e penso sia davvero facile per tutti capire cosa è vero e cosa è invece una macchinzione propagandistica! Non vi sto invitando ad iscrivervi ai miei corsi, vorrei solo farvi capire che non dovete leggere e condividere solo quello che vi fa comodo. Sforzatevi di verificare le fonti, cercate di essere obiettivi! L’internet non è una brutta bestia ma un’opportunità da cogliere! Se vi limitate a ciò che vi fa comodo, sappiate che ciò che fate è un’azione deliberata che provocherà conseguenze nefaste per tutti.
Smart school – certo, il virus ci ha colti tutti di sorpresa e non eravamo preparati alla remotizzazione del lavoro e, soprattutto dell’educazione. Tutti magari no. Il cretino che scrive aveva già intrapreso la sua crociata nei confronti della didattica a distanza da più di un anno (www.shakazamba.academy). La chiamo crociata per un motivo molto semplice: sembra quasi si stia parlando di una conversione al digitiale al pari di trascinare trecentomila persone fuori dalle mura di Gerusalemme per verificarne la disponibilità al cambiare religione. Sorvolo sui cruenti e sanguinari metodi usati dai crociati in quell’occasione ma, francamente, sarei quasi portato ad una coercizione di qualche natura! Sì, perchè dovete capire che chi scrive si è messo a disposizione della comunità a titolo gratuito per far sì che i più piccoli, ovvero chi frequenta elementari e medie in questo “paesino” che consta di ventiseimila anime, potesse seguire le proprie lezioni in diretta. Non dico che le video-lezioni in differita siano il male assoluto ma penso anche che i più piccoli, proprio in questi momenti di difficoltà, avrebbero bisogno di un contatto diretto con i propri insegnanti. Di quelli interattivi e fatti di domande e risposte immediate. Questo non è stato possibile per l’essersi messi di traverso da parte di una maggioranza di insegnanti che si sono opposti a questo impegno aggiuntivo rispetto a quanto afferente alle proprie contrattuali responsabilità. Glisso rispetto a quanto ha postato il mio più esimio e celebre concittadino la scorsa settimana! Mi limito a non condividere il suo lamento per l’avere figli costretti a interminabili lezioni in diretta (non certo in scuole statali) che affliggono lui e l’intera famiglia per la sovrapposizione degli impegni legati alla prole. Certo, un problemone per cui fare appello al MIUR affinchè intervenga con l’incremento di lezioni registrate. Biomassa è il solo termine che mi sovviene!
Gli organi di tutela – applaudo quelli di voi che sono arrivati fino a qui per resistenza. No, la creazione di un organo di tutela nazionale rispetto a quanto viene veicolato sui social non è censura. Non ho sbatti di citare cosa sia realmente la censura, da Catone al Fascismo per poi passare al Nazismo fino ad arrivare al Comunismo ed al Maccartismo. Fatevi voi un cazzo di giro di Google. No, qui vi spiego solo che l’attuale tutela dell’internet si divide in due macro ambiti: da una parte abbiamo il visibile e dall’altra l’invisibile! Parto dalla seconda. L’invisibile è tutto quello che non è pubblico e accessibile solo a un’audience limitata. I vostri amici Facebook, i vostri gruppi Whatsapp e tutte le vostre esternazioni che non sono accessibili se non da chi decidete voi. Ma lo credete davvero? Non è così! Ogni singola virgola della vostra presenza nel mondo digitale (eggià, anche quando credete di essere fighi e fate cose su Telegram) è tracciato. Tutto è visibile a meno che non abbiate competenze che normalmente non avete. Si tratta di una scelta, condivisibile o meno, ma di una scelta. Cedere una parte della propria intimità in cambio di qualcosa. Nel caso migliore parliamo del fatto che Facebook (Whatsapp e Instagram inclusi) e Google sappiano di voi più di quanto voi stessi sappiate. Ora, spiegatemi cosa vedete di pericoloso nell’avere un organo istituzionale che si occupa di smentire le fake news? Quando si trattava di tutelare la privacy andava tutto bene mi pare! Ora che tutti hanno la possibilità di ampliare la portata di notizie false allora è diverso? Bene, passiamo al punto due: invece di sbraitare minchiate e condividere falsità strumentali su Facebook, dove magari avete anche migliaia di amici, fatevi un bel giro su Twitter. Andate da quello che ha donato un terzo del suo patrimonio (un bel miliardo di dollari per la ricerca di un vaccino) e che da sempre permette a chi combatte per la libertà di parola in Iran, Corea del Nord, Russia o Arabia Saudita di avere una voce. Pubblicate il vostro pensiero senza inibizioni, certi di quella che sarà la reazione a cui siete certamente pronti. Sì, perchè voi non siete certo i leoni da tastiera che si nasconodo dietro ad una cerchia ristretta di contatti. Voi non la volete la censura, voi volete il confronto!
S’è fatta una certa e credo sia arrivato il momento di congedarmi, senza peraltro scordare il giusto augurio: e che Darwin sia con voi!