Bene, mi ero già espresso relativamente ai problemi di privacy legati ai social media ed ero stato anche critico nei confronti di chi suggerisce di tenere ogni proprio avere digitale online, anzichè su supporto locale. Ora siamo all’apoteosi della ruberia geek, perpetrata da chi poi sorridente e con sguardo candido, ti sottopone una nuova teoria in merito alla riservatezza. Peccato che costui abbia interessi che vanno al di là degli aspetti meramente economici, legati al detenere informazioni sensisbili su una vastità sterminata di persone. State a sentire cosa dice qui sotto…stento ancora a capacitarmene!
http://www.pctuner.net/blogwp/2010/01/zuckerberg-la-privacy-non-ha-piu-alcuna-importanza/
[…] “Ormai gli utenti condividono senza problemi le informazioni personali online. Le norme sociali cambiano nel tempo. E così è anche per la privacy. Quando ho iniziato a pensare a Facebook nella mia cameretta di Harvard, in tanti si chiedevano perché mai dovrei mettere informazioni online? Perché dovrei avere un sito personale? Poi è iniziata l’esplosione dei blog e di tutti gli altri servizi che permettono di condividere informazioni online. Le abitudini sociali evolvono nel tempoâ€. […]